Il 9 maggio è l'Ultimo giorno di Gaza e non la festa dell'Europa. Cosa ci sarebbe poi da festeggiare con questa Europa Phonderlain e i suoi capetti di stato inclusa la nostra Mellonara baciapile? Paola Caridi, Micaela Frulli, Giuseppe Mazza, Tomaso Montanari ed Evelina Santangelo hanno proposto di dedicare questo "Ultimo giorno di Gaza" al martirio del popolo palestinese invitando ognuno di noi a fare sentire in qualche modo la nostra voce, la nostra opposizione totale al genocidio in atto nella Striscia con il silenzio rivoltante del potere occidentale. Qualsiasi "basta!" va bene, urlato, scritto o espresso con eventi, manifestazioni, riunioni, processioni. Già milioni e milioni di persone in tutto il mondo hanno manifestato per chiedere la fine di questo orrendo massacro. Avete visto le immagini, ne avete avuto notizia? No. Di Gaza non si parla. Si disquisisce solo sul termine "genocidio". Non è un genocidio, dicono questi invertebrati, è una guerra al terrorismo, magari sì uno sterminio, ma piccolo piccolo, uno sterminiuccio. Ma quando i cecchini sparano in fronte o al cuore di un bambino che cos'è. Quando questi sionisti schifosi lanciano bombe, fanno esplodere case, ospedali, scuole e si fanno i selfie ridendo a volte anche ballando di gioia, che roba è? Quando prendi un popolo lo sbatti fuori di casa, gli distruggi tutto quello che ha, inclusi i materassi, quando distruggi alberi, strade, coltivazioni, quando tieni fermi centinaia di camion con aiuti umanitari a Rafah con l'intenzione precisa di far morire tutti i palestinesi di fame e di malattie che vuol dire? Il fatto che non ci sia più niente in quel che rimane degli ospedali e che bambini, donne, tutti quelli dilaniati dalle bombe vengano amputati di gambe e braccia senza medicine, senza anestesia, magari per terra, come si chiama una cosa così? E comunque chi se ne frega di come si chiama. E non mi si venga neanche a dire che tutto questo è a causa del 7 ottobre. Come si fa a dire una cazzata del genere? Il 7 ottobre è una scusa, un orribile pretesto per Merdianao e tutti i sionisti colonialisti, sadici e assassini come lui per cancellare e prendersi tutta quella terra che bramano da sempre. E che gli non gli spetta, non gli spetta assolutamente. E' dal '48 che i palestinesi vengono cacciati, che gli si nega uno stato, che vengono ingannati. E chi ha il coraggio e la sfacciataggine di dire che i due stati "oggi " sono la soluzione mente sapendo di mentire perché i 700.000 coloni che con violenza omicida si sono piazzati in Palestina non verranno fatti indietreggiare mai da nessuno. Mai. Del resto basti pensare a Merdianao e a quel pagliaccio di Trump che si incontrano per decidere come trasformare la Striscia in un pezzo di Florida. Devo smettere di scrivere perché faccio una fatica tremenda a evitare il torpiloquio. Il 9 maggio comunque, visto che tanti stanno aderendo a questa iniziativa, facciamo in modo che non ci sia mai un "ultimo giorno di Gaza".
Ultimo giorno di Gaza
Alessandro Ippolito